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CORTE DI CASSAZIONE CIVILE, SEZIONI UNITE, SENTENZA DEL 14/12/2023 N.3509

La Corte decide definitivamente sul tasso di interesse maggiorato per il ritardato pagamento nelle transazioni commerciali (c.d.“europeo\”) in ambito sanitario. 

E’ dovuto il maggiore tasso di interesse in favore delle farmacie e dei soggetti accreditati? Con una decisione salomonica (ed un pò forzata) la Corte considera le farmacie (per i farmaci di fascia \”A\”) come organi dello stesso S.S.N. e pertanto esclude gli interessi “europei”; considera invece i soggetti accreditati veri imprenditori commerciali cui è applicabile il tasso maggiorato.

La sentenza

La sentenza

CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. LAVORO,
ORDINANZA DEL 13/07/2023 N.20074

La Corte esclude che determinino “soluzione di continuità” ai fini dell’indennità di esclusività e di ogni altro istituto collegato all’elemento dell’anzianità di servizio gli intervalli temporali richiesti dalla legislazione e dalla contrattazione collettiva tra i diversi contratti a termine e, quindi, a maggior ragione intervalli minimi“.

La conseguenza è che l’anzianità di servizio si deve retrodatare comprendendo anche i contratti a tempo determinato e così anticipando sia gli incrementi di indennità di esclusività sia gli aumenti di retribuzione di posizione.

dirittosanitario.com propone pertanto una verifica delle buste paga per controllare la correteta applicazione della anzianità di servizio.

La sentenza

 

CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. LAVORO, 
SENTENZA 3 OTTOBRE 2023 N.27878

La Cassazione cambia idea, per il pagamento dello straordinario non è necessaria l’autorizzazione formale: “per autorizzazione si intende il fatto che le prestazioni siano state svolte non insciente o prohibente domino, ma con il suo consenso, che può anche essere implicito e giustifica il pagamento del lavoro straordinario.

La sentenza

 

CORTE DI CASSAZIONE SEZ. LAVORO,
SENTENZE 9 MARZO 2023 N.7110 E 27 MARZO 2023 N.8663

Il ritardo nella graduazione delle funzioni e nella pesatura degli incarichi è inadempimento contrattuale e causa un danno risarcibile a titolo di perdita di chance, liquidabile secondo equità in base alla retribuzione di posizione tardivamente corrisposta.

La sentenza

La sentenza

CORTE DI CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI, ORDINANZA DEL 08/02/2023 N.3804
La perdita di chance non è soggetta a tassazione IRPEF

Si tratta infatti di un risarcimento del danno e non di retribuzione.

Corte d'Appello di Catania, sentenza 30 luglio 2020 n.1410

L’ordinanza

 

CORTE DI CASSAZIONE, ORDINANZA N.23059 DEL 27/07/2022.
Una stretta sul lavoro straordinario

La Corte nega la retribuzione del lavoro straordinario ad un infermiere perchè non  autorizzato “preventivamente” e per “iscritto“. Infatti il lavoro straordinario è eccezionale e per essere conforme al buon andamento della amministrazione le esigenze di servizio e la copertura della spesa devono essere predeterminate e pertanto è ininfluente una autorizzazione in sanatoria, come un semplice “nulla osta”.

La sentenza

 
CORTE D’APPELLO DI CATANIA, sentenza del 30 luglio 2020 n.1410. Malasanità ed inosservnza delle linee guida.

La Corte d’Appello di Catania condanna l’Azienda Sanitaria Provinciale al risarcimento del danno per la morte di un paziente cui non è stato diagnosticato un infarto. La Corte ha censurato la mancata osservanza delle linee guida in materia di diagnosi e cura dell’infarto miocardico acuto; l’applicazione delle linee guida avrebbe evitato l’evento infausto con una probabilità maggiore del 50% (più probabile che non).

Corte d'Appello di Catania, sentenza 30 luglio 2020 n.1410
La sentenza

 

L’INDENNITA’ DI ESCLUSIVITA’ NON SPETTA AI DIRIGENTI DEL RUOLO AMMINISTRATIVO, TECNICO O PROFESSIONALE

Cassazione Sez. Lavoro, 9/3/2018 n.5706

In Lavoro/Indennità varie


CORTE DI CASSAZIONE CIVILE, SEZ. LAVORO, SENTENZA 3 SETTEMBRE 2018 N.21565

La Corte è contraria alle sentenze di merito più permissive: no alle mansioni superiori nel caso di svolgimento di incarico di sostituzione di dirigente di struttura semplice o complessa protrattosi oltre il termine legale: il ruolo dirigenziale è unico e le funzioni sono equivalenti.
Cassazione Civile, Sez. Lavoro, sentenza 3 settembre 2018 n.21565.

La sentenza in Lavoro/Mansioni superiori.

CORTE DI CASSAZIONE, ORD. N.7513 DEL 27/03/2018

Il danno morale – di per sé danno non patrimoniale – deve essere valutato separatamente dal danno biologico/esistenziale/alla vita di relazione, senza che con ciò vi sia duplicazione di risarcimento

Cassazione Civile, ordinanza n.7513 del 27 marzo 2018

 

TRIBUNALE DI VERONA, SENTENZA r.g. 1641/2018

Anche il Tribunale di Verona, dopo quello Messina, di Catania,  di Terni e di Cassino, riconosce il diritto all’incarico dirigenziale professionale di alta specializzazione per i dirigenti con più di cinque anni di anzianità di servizio.

La recentissima sentenza del Tribunale di Verona

 TRIBUNALE DI MESSINA, SENTENZA DEL 24 NOVEMBRE 2017

Anche il Tribunale di Messina, dopo quello di Catania e di Terni, riconosce il diritto all’incarico dirigenziale professionale di alta specializzazione per i dirigenti con più di cinque anni di anzianità di servizio; inoltre riconosce che la prescrizione è decennale.

Sentenza del Tribunale di Messina del 24 novembre 2017

Sono in corso di preparazione i ricorsi collettivi per ogni ASP regionale. Comunicate la disponibilità a info@dirittosanitario.com.

 

TRIBUNALE DI TERNI – SENTENZA DEL 29 GIUGNO 2017

Anche il Tribunale di Terni “dichiara il diritto della ricorrente di ottenere dal 1.2.2012 l’incarico dirigenziale ex art. 27 lett. c) CCNL 8.6.2000 con il relativo trattamento economico connesso (come previsto dalla contrattazione collettiva per i titolari di incarico ex art.27 lett. c”

Sentenza del Tribunale di Terni

TRIBUNALE DI CATANIA – SEZ. LAVORO

Dopo vari Tribunali in Italia, anche il Tribunale di Catania ha riconosciuto che al compimento del quinto anno di anzianità i dirigenti del SSN hanno diritto all’incarico professionale di alta specializzazione, con la connessa retribuzione di posizione unificata e variabile aziendale, con una maggiorazione che varia a seconda della graduazione delle funzioni di ogni azienda sanitaria.

Per la ASP di Catania ciò significa che, quantomeno al momento della entrata in vigore del CCNL del 08/06/2000, coloro che possedevano già l’anzianità di cinque anni avevano diritto non alla pesatura “16 ” (Euro 328,00 mensili),  ma alla pesatura di “30” (euro 615,00 mensili), con una differenza retributiva dovuta di circa Euro 5.000,00 lordi annui (per i medici e veterinari) e leggermente inferiore per gli altri ruoli.
A seguito del primo riconoscimento di tale diritto sarà possibile presentare una nuova istanza di negoziazione con l’ASP di Catania e, eventualmente, un nuovo ricorso giudiziario.

La sentenza del Tribunale di Catania – Sez. Lavoro su incarico dirigenziale di alta specializzazione e relativa pesatura

Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza 24 novembre 2016, n. 52007

Il medico che si allontana dall’ambulatorio commette il delitto di interruzione di pubblico servizio.

Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza 24 novembre 2016, n. 52007

CASSAZIONE CIVILE SEZ. 3, SENTENZA DEL 19 OTTOBRE 2015 N.21090

Colpa della struttura sanitaria. La struttura santaria, debitore della prestazione, può liberarsi dalla colpa solo se prova che l’evento dannoso si sarebbe in ogni caso verificato. Il rispetto delle leggi e regolamenti non esonera da colpa per negligenza o imprudenza.

Cassazione Civile Sez. III, sentenza 19 ottobre 2015 n.21090

IL MEDICO IN TURNO DI PRONTA DISPONIBILITA’ NON PUO’ RIFIUTARSI DI INTERVENIRE:

LA MEDIAZIONE SANITARIA.

LA TRATTENUTA DEL 2,5% SULL’80% DELLA RETRIBUZIONE DEI DIPENDENTI PUBBLICI IN REGIME DI TFR E’ ILLEGITTIMA.

Sentenza del Tribunale di Enna, Sez. Lavoro, n.415/2015.

In Lavoro&Sanità/Previdenza

TRIBUNALE DI RIMINI, SENTENZA  3 GIUGNO 2015:

La legge “Balduzzi” non è retroattiva.

In Responsabilità/Giurisprudenza

CASSAZIONE PENALE, SENTENZA 22-05-2015, N. 21537

E’ da ritenere che la valutazione del comportamento del medico, sotto il profilo penale, quando si sia in ipotesi sostanziato in una condotta vuoi omissiva, vuoi commissiva dannosa per il paziente, non ammette un diverso apprezzamento a seconda che l’attività sia stata prestata con o in assenza di consenso.

La sentenza:


TRIBUNALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE, SENTENZA N.598/2015

Il superamento del periodo di comporto per malattia causata dal datore di lavoro non è causa di licenziamento (fattispecie in tema di mobbing).

In Lavoro/Mobbing e licenziamento.

LA TRATTENUTA DEL 2,5% SULL’80% DELLA RETRIBUZIONE DEI DIPENDENTI PUBBLICI IN REGIME DI TFR E’ ILLEGITTIMA.

Sentenza del Tribunale di Roma, Sez. Lavoro, n.306/2015.

In Lavoro&Sanità/Previdenza

CASSAZIONE PENALE, SENTENZA DEL 25/07/2015 N.33329

Assistenza post operatoria e responsabilità medica di equipe.

La sentenza:

 

CORTE DI CASSAZIONE CIVILE, SEZIONI UNITE, SENTENZA DEL 14/12/2023 N.3509

La Corte decide definitivamente sul tasso di interesse maggiorato per il ritardato pagamento nelle transazioni commerciali (c.d.“europeo”) in ambito sanitario. 

E’ dovuto il maggiore tasso di interesse in favore delle farmacie e dei soggetti accreditati? Con una decisione salomonica (ed un pò forzata) la Corte considera le farmacie (per i farmaci di fascia “A”) come organi dello stesso S.S.N. e pertanto esclude gli interessi “europei”. Considera invece i soggetti accreditati veri imprenditori commerciali cui è applicabile il tasso maggiorato.

CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. LAVORO,
ORDINANZA DEL 13/07/2023 N.20074

La Corte esclude che determinino “soluzione di continuità” ai fini dell’indennità di esclusività e di ogni altro istituto collegato all’elemento dell’anzianità di servizio gli intervalli temporali richiesti dalla legislazione e dalla contrattazione collettiva tra i diversi contratti a termine e, quindi, a maggior ragione intervalli minimi“.

La conseguenza è che l’anzianità di servizio si deve retrodatare comprendendo anche i contratti a tempo determinato e così anticipando sia gli incrementi di indennità di esclusività sia gli aumenti di retribuzione di posizione.

dirittosanitario.com propone pertanto una verifica delle buste paga per controllare la correteta applicazione della anzianità di servizio.

La sentenza

 

CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. LAVORO, 
SENTENZA 3 OTTOBRE 2023 N.27878

La Cassazione cambia idea, per il pagamento dello straordinario non è necessaria l’autorizzazione formale: “per autorizzazione si intende il fatto che le prestazioni siano state svolte non insciente o prohibente domino, ma con il suo consenso, che può anche essere implicito e giustifica il pagamento del lavoro straordinario.

La sentenza

 

CORTE DI CASSAZIONE SEZ. LAVORO,
SENTENZE 9 MARZO 2023 N.7110 E 27 MARZO 2023 N.8663

Il ritardo nella graduazione delle funzioni e nella pesatura degli incarichi è inadempimento contrattuale e causa un danno risarcibile a titolo di perdita di chance, liquidabile secondo equità in base alla retribuzione di posizione tardivamente corrisposta.

La sentenza

La sentenza

CORTE DI CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI, ORDINANZA DEL 08/02/2023 N.3804
La perdita di chance non è soggetta a tassazione IRPEF

Si tratta infatti di un risarcimento del danno e non di retribuzione.

Corte d'Appello di Catania, sentenza 30 luglio 2020 n.1410

L’ordinanza

 

CORTE DI CASSAZIONE, ORDINANZA N.23059 DEL 27/07/2022.
Una stretta sul lavoro straordinario

La Corte nega la retribuzione del lavoro straordinario ad un infermiere perchè non  autorizzato “preventivamente” e per “iscritto“. Infatti il lavoro straordinario è eccezionale e per essere conforme al buon andamento della amministrazione le esigenze di servizio e la copertura della spesa devono essere predeterminate e pertanto è ininfluente una autorizzazione in sanatoria, come un semplice “nulla osta”.

La sentenza

 
CORTE D’APPELLO DI CATANIA, sentenza del 30 luglio 2020 n.1410. Malasanità ed inosservnza delle linee guida.

La Corte d’Appello di Catania condanna l’Azienda Sanitaria Provinciale al risarcimento del danno per la morte di un paziente cui non è stato diagnosticato un infarto. La Corte ha censurato la mancata osservanza delle linee guida in materia di diagnosi e cura dell’infarto miocardico acuto; l’applicazione delle linee guida avrebbe evitato l’evento infausto con una probabilità maggiore del 50% (più probabile che non).

Corte d'Appello di Catania, sentenza 30 luglio 2020 n.1410
La sentenza

 

L’INDENNITA’ DI ESCLUSIVITA’ NON SPETTA AI DIRIGENTI DEL RUOLO AMMINISTRATIVO, TECNICO O PROFESSIONALE

Cassazione Sez. Lavoro, 9/3/2018 n.5706

In Lavoro/Indennità varie


CORTE DI CASSAZIONE CIVILE, SEZ. LAVORO, SENTENZA 3 SETTEMBRE 2018 N.21565

La Corte è contraria alle sentenze di merito più permissive: no alle mansioni superiori nel caso di svolgimento di incarico di sostituzione di dirigente di struttura semplice o complessa protrattosi oltre il termine legale: il ruolo dirigenziale è unico e le funzioni sono equivalenti.
Cassazione Civile, Sez. Lavoro, sentenza 3 settembre 2018 n.21565.

La sentenza in Lavoro/Mansioni superiori.

CORTE DI CASSAZIONE, ORD. N.7513 DEL 27/03/2018

Il danno morale – di per sé danno non patrimoniale – deve essere valutato separatamente dal danno biologico/esistenziale/alla vita di relazione, senza che con ciò vi sia duplicazione di risarcimento

Cassazione Civile, ordinanza n.7513 del 27 marzo 2018

 

TRIBUNALE DI VERONA, SENTENZA r.g. 1641/2018

Anche il Tribunale di Verona, dopo quello Messina, di Catania,  di Terni e di Cassino, riconosce il diritto all’incarico dirigenziale professionale di alta specializzazione per i dirigenti con più di cinque anni di anzianità di servizio.

La recentissima sentenza del Tribunale di Verona

 TRIBUNALE DI MESSINA, SENTENZA DEL 24 NOVEMBRE 2017

Anche il Tribunale di Messina, dopo quello di Catania e di Terni, riconosce il diritto all’incarico dirigenziale professionale di alta specializzazione per i dirigenti con più di cinque anni di anzianità di servizio; inoltre riconosce che la prescrizione è decennale.

Sentenza del Tribunale di Messina del 24 novembre 2017

Sono in corso di preparazione i ricorsi collettivi per ogni ASP regionale. Comunicate la disponibilità a info@dirittosanitario.com.

 

TRIBUNALE DI TERNI – SENTENZA DEL 29 GIUGNO 2017

Anche il Tribunale di Terni “dichiara il diritto della ricorrente di ottenere dal 1.2.2012 l’incarico dirigenziale ex art. 27 lett. c) CCNL 8.6.2000 con il relativo trattamento economico connesso (come previsto dalla contrattazione collettiva per i titolari di incarico ex art.27 lett. c”

Sentenza del Tribunale di Terni

TRIBUNALE DI CATANIA – SEZ. LAVORO

Dopo vari Tribunali in Italia, anche il Tribunale di Catania ha riconosciuto che al compimento del quinto anno di anzianità i dirigenti del SSN hanno diritto all’incarico professionale di alta specializzazione, con la connessa retribuzione di posizione unificata e variabile aziendale, con una maggiorazione che varia a seconda della graduazione delle funzioni di ogni azienda sanitaria.

Per la ASP di Catania ciò significa che, quantomeno al momento della entrata in vigore del CCNL del 08/06/2000, coloro che possedevano già l’anzianità di cinque anni avevano diritto non alla pesatura “16 ” (Euro 328,00 mensili),  ma alla pesatura di “30” (euro 615,00 mensili), con una differenza retributiva dovuta di circa Euro 5.000,00 lordi annui (per i medici e veterinari) e leggermente inferiore per gli altri ruoli.
A seguito del primo riconoscimento di tale diritto sarà possibile presentare una nuova istanza di negoziazione con l’ASP di Catania e, eventualmente, un nuovo ricorso giudiziario.

La sentenza del Tribunale di Catania – Sez. Lavoro su incarico dirigenziale di alta specializzazione e relativa pesatura

Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza 24 novembre 2016, n. 52007

Il medico che si allontana dall’ambulatorio commette il delitto di interruzione di pubblico servizio.

Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza 24 novembre 2016, n. 52007

CASSAZIONE CIVILE SEZ. 3, SENTENZA DEL 19 OTTOBRE 2015 N.21090

Colpa della struttura sanitaria. La struttura santaria, debitore della prestazione, può liberarsi dalla colpa solo se prova che l’evento dannoso si sarebbe in ogni caso verificato. Il rispetto delle leggi e regolamenti non esonera da colpa per negligenza o imprudenza.

Cassazione Civile Sez. III, sentenza 19 ottobre 2015 n.21090

IL MEDICO IN TURNO DI PRONTA DISPONIBILITA’ NON PUO’ RIFIUTARSI DI INTERVENIRE:

LA MEDIAZIONE SANITARIA.

LA TRATTENUTA DEL 2,5% SULL’80% DELLA RETRIBUZIONE DEI DIPENDENTI PUBBLICI IN REGIME DI TFR E’ ILLEGITTIMA.

Sentenza del Tribunale di Enna, Sez. Lavoro, n.415/2015.

In Lavoro&Sanità/Previdenza

TRIBUNALE DI RIMINI, SENTENZA  3 GIUGNO 2015:

La legge “Balduzzi” non è retroattiva.

In Responsabilità/Giurisprudenza

CASSAZIONE PENALE, SENTENZA 22-05-2015, N. 21537

E’ da ritenere che la valutazione del comportamento del medico, sotto il profilo penale, quando si sia in ipotesi sostanziato in una condotta vuoi omissiva, vuoi commissiva dannosa per il paziente, non ammette un diverso apprezzamento a seconda che l’attività sia stata prestata con o in assenza di consenso.

La sentenza:


TRIBUNALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE, SENTENZA N.598/2015

Il superamento del periodo di comporto per malattia causata dal datore di lavoro non è causa di licenziamento (fattispecie in tema di mobbing).

In Lavoro/Mobbing e licenziamento.

LA TRATTENUTA DEL 2,5% SULL’80% DELLA RETRIBUZIONE DEI DIPENDENTI PUBBLICI IN REGIME DI TFR E’ ILLEGITTIMA.

Sentenza del Tribunale di Roma, Sez. Lavoro, n.306/2015.

In Lavoro&Sanità/Previdenza

CASSAZIONE PENALE, SENTENZA DEL 25/07/2015 N.33329

Assistenza post operatoria e responsabilità medica di equipe.

La sentenza:

 

CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. LAVORO, 

SENTENZA 3 OTTOBRE 2023 N.28788

La Cassazione cambia idea, per il pagamento dello straordinario non è necessaria l’autorizzazione formale: “per autorizzazione si intende il fatto che le prestazioni siano state svolte non insciente o prohibente domino, ma con il suo consenso, che può anche essere implicito e giustifica il pagamento del lavoro straordinario.

 

 

CORTE DI CASSAZIONE SEZ. LAVORO,
SENTENZE 9 MARZO 2023 N.7110 E 27 MARZO 2023 N.8663

Il ritardo nella graduazione delle funzioni e nella pesatura degli incarichi è inadempimento contrattuale e causa un danno risarcibile a titolo di perdita di chance, liquidabile secondo equità in base alla retribuzione di posizione tardivamente corrisposta.

La sentenza

La sentenza

CORTE DI CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI, ORDINANZA DEL 08/02/2023 N.3804
La perdita di chance non è soggetta a tassazione IRPEF

Si tratta infatti di un risarcimento del danno e non di retribuzione.

Corte d'Appello di Catania, sentenza 30 luglio 2020 n.1410

L’ordinanza

 

CORTE DI CASSAZIONE, ORDINANZA N.23059 DEL 27/07/2022.
Una stretta sul lavoro straordinario

La Corte nega la retribuzione del lavoro straordinario ad un infermiere perchè non  autorizzato “preventivamente” e per “iscritto“. Infatti il lavoro straordinario è eccezionale e per essere conforme al buon andamento della amministrazione le esigenze di servizio e la copertura della spesa devono essere predeterminate e pertanto è ininfluente una autorizzazione in sanatoria, come un semplice “nulla osta”.

La sentenza

 
CORTE D’APPELLO DI CATANIA, sentenza del 30 luglio 2020 n.1410. Malasanità ed inosservnza delle linee guida.

La Corte d’Appello di Catania condanna l’Azienda Sanitaria Provinciale al risarcimento del danno per la morte di un paziente cui non è stato diagnosticato un infarto. La Corte ha censurato la mancata osservanza delle linee guida in materia di diagnosi e cura dell’infarto miocardico acuto; l’applicazione delle linee guida avrebbe evitato l’evento infausto con una probabilità maggiore del 50% (più probabile che non).

Corte d'Appello di Catania, sentenza 30 luglio 2020 n.1410
La sentenza

 

L’INDENNITA’ DI ESCLUSIVITA’ NON SPETTA AI DIRIGENTI DEL RUOLO AMMINISTRATIVO, TECNICO O PROFESSIONALE

Cassazione Sez. Lavoro, 9/3/2018 n.5706

In Lavoro/Indennità varie


CORTE DI CASSAZIONE CIVILE, SEZ. LAVORO, SENTENZA 3 SETTEMBRE 2018 N.21565

La Corte è contraria alle sentenze di merito più permissive: no alle mansioni superiori nel caso di svolgimento di incarico di sostituzione di dirigente di struttura semplice o complessa protrattosi oltre il termine legale: il ruolo dirigenziale è unico e le funzioni sono equivalenti.
Cassazione Civile, Sez. Lavoro, sentenza 3 settembre 2018 n.21565.

La sentenza in Lavoro/Mansioni superiori.

CORTE DI CASSAZIONE, ORD. N.7513 DEL 27/03/2018

Il danno morale – di per sé danno non patrimoniale – deve essere valutato separatamente dal danno biologico/esistenziale/alla vita di relazione, senza che con ciò vi sia duplicazione di risarcimento

Cassazione Civile, ordinanza n.7513 del 27 marzo 2018

 

TRIBUNALE DI VERONA, SENTENZA r.g. 1641/2018

Anche il Tribunale di Verona, dopo quello Messina, di Catania,  di Terni e di Cassino, riconosce il diritto all’incarico dirigenziale professionale di alta specializzazione per i dirigenti con più di cinque anni di anzianità di servizio.

La recentissima sentenza del Tribunale di Verona

 TRIBUNALE DI MESSINA, SENTENZA DEL 24 NOVEMBRE 2017

Anche il Tribunale di Messina, dopo quello di Catania e di Terni, riconosce il diritto all’incarico dirigenziale professionale di alta specializzazione per i dirigenti con più di cinque anni di anzianità di servizio; inoltre riconosce che la prescrizione è decennale.

Sentenza del Tribunale di Messina del 24 novembre 2017

Sono in corso di preparazione i ricorsi collettivi per ogni ASP regionale. Comunicate la disponibilità a info@dirittosanitario.com.

 

TRIBUNALE DI TERNI – SENTENZA DEL 29 GIUGNO 2017

Anche il Tribunale di Terni “dichiara il diritto della ricorrente di ottenere dal 1.2.2012 l’incarico dirigenziale ex art. 27 lett. c) CCNL 8.6.2000 con il relativo trattamento economico connesso (come previsto dalla contrattazione collettiva per i titolari di incarico ex art.27 lett. c”

Sentenza del Tribunale di Terni

TRIBUNALE DI CATANIA – SEZ. LAVORO

Dopo vari Tribunali in Italia, anche il Tribunale di Catania ha riconosciuto che al compimento del quinto anno di anzianità i dirigenti del SSN hanno diritto all’incarico professionale di alta specializzazione, con la connessa retribuzione di posizione unificata e variabile aziendale, con una maggiorazione che varia a seconda della graduazione delle funzioni di ogni azienda sanitaria.

Per la ASP di Catania ciò significa che, quantomeno al momento della entrata in vigore del CCNL del 08/06/2000, coloro che possedevano già l’anzianità di cinque anni avevano diritto non alla pesatura “16 ” (Euro 328,00 mensili),  ma alla pesatura di “30” (euro 615,00 mensili), con una differenza retributiva dovuta di circa Euro 5.000,00 lordi annui (per i medici e veterinari) e leggermente inferiore per gli altri ruoli.
A seguito del primo riconoscimento di tale diritto sarà possibile presentare una nuova istanza di negoziazione con l’ASP di Catania e, eventualmente, un nuovo ricorso giudiziario.

La sentenza del Tribunale di Catania – Sez. Lavoro su incarico dirigenziale di alta specializzazione e relativa pesatura

Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza 24 novembre 2016, n. 52007

Il medico che si allontana dall’ambulatorio commette il delitto di interruzione di pubblico servizio.

Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza 24 novembre 2016, n. 52007

CASSAZIONE CIVILE SEZ. 3, SENTENZA DEL 19 OTTOBRE 2015 N.21090

Colpa della struttura sanitaria. La struttura santaria, debitore della prestazione, può liberarsi dalla colpa solo se prova che l’evento dannoso si sarebbe in ogni caso verificato. Il rispetto delle leggi e regolamenti non esonera da colpa per negligenza o imprudenza.

Cassazione Civile Sez. III, sentenza 19 ottobre 2015 n.21090

IL MEDICO IN TURNO DI PRONTA DISPONIBILITA’ NON PUO’ RIFIUTARSI DI INTERVENIRE:

LA MEDIAZIONE SANITARIA.

LA TRATTENUTA DEL 2,5% SULL’80% DELLA RETRIBUZIONE DEI DIPENDENTI PUBBLICI IN REGIME DI TFR E’ ILLEGITTIMA.

Sentenza del Tribunale di Enna, Sez. Lavoro, n.415/2015.

In Lavoro&Sanità/Previdenza

TRIBUNALE DI RIMINI, SENTENZA  3 GIUGNO 2015:

La legge “Balduzzi” non è retroattiva.

In Responsabilità/Giurisprudenza

CASSAZIONE PENALE, SENTENZA 22-05-2015, N. 21537

E’ da ritenere che la valutazione del comportamento del medico, sotto il profilo penale, quando si sia in ipotesi sostanziato in una condotta vuoi omissiva, vuoi commissiva dannosa per il paziente, non ammette un diverso apprezzamento a seconda che l’attività sia stata prestata con o in assenza di consenso.

La sentenza:


TRIBUNALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE, SENTENZA N.598/2015

Il superamento del periodo di comporto per malattia causata dal datore di lavoro non è causa di licenziamento (fattispecie in tema di mobbing).

In Lavoro/Mobbing e licenziamento.

LA TRATTENUTA DEL 2,5% SULL’80% DELLA RETRIBUZIONE DEI DIPENDENTI PUBBLICI IN REGIME DI TFR E’ ILLEGITTIMA.

Sentenza del Tribunale di Roma, Sez. Lavoro, n.306/2015.

In Lavoro&Sanità/Previdenza

CASSAZIONE PENALE, SENTENZA DEL 25/07/2015 N.33329

Assistenza post operatoria e responsabilità medica di equipe.

La sentenza:

 

Corte d'Appello di Catania, sentenza 30 luglio 2020 n.1410CORTE DI CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI, ORDINANZA DEL 08/02/2023 N.3804
La perdita di chance non è soggetta a tassazione IRPEF

 Si tratta infatti di un risarcimento del danno e non di retribuzione.
 
 

CORTE DI CASSAZIONE, ORDINANZA N.23059 DEL 27/07/2022.
Una stretta sul lavoro straordinario

La Corte nega la retribuzione del lavoro straordinario ad un infermiere perchè non  autorizzato “preventivamente” e per “iscritto“. Infatti il lavoro straordinario è eccezionale e per essere conforme al buon andamento della amministrazione le esigenze di servizio e la copertura della spesa devono essere predeterminate e pertanto è ininfluente una autorizzazione in sanatoria, come un semplice “nulla osta”.

La sentenza

 
CORTE D’APPELLO DI CATANIA, sentenza del 30 luglio 2020 n.1410. Malasanità ed inosservnza delle linee guida.

La Corte d’Appello di Catania condanna l’Azienda Sanitaria Provinciale al risarcimento del danno per la morte di un paziente cui non è stato diagnosticato un infarto. La Corte ha censurato la mancata osservanza delle linee guida in materia di diagnosi e cura dell’infarto miocardico acuto; l’applicazione delle linee guida avrebbe evitato l’evento infausto con una probabilità maggiore del 50% (più probabile che non).

Corte d'Appello di Catania, sentenza 30 luglio 2020 n.1410
La sentenza

 
L’INDENNITA’ DI ESCLUSIVITA’ NON SPETTA AI DIRIGENTI DEL RUOLO AMMINISTRATIVO, TECNICO O PROFESSIONALE

Cassazione Sez. Lavoro, 9/3/2018 n.5706

In Lavoro/Indennità varie


CORTE DI CASSAZIONE CIVILE, SEZ. LAVORO, SENTENZA 3 SETTEMBRE 2018 N.21565

La Corte è contraria alle sentenze di merito più permissive: no alle mansioni superiori nel caso di svolgimento di incarico di sostituzione di dirigente di struttura semplice o complessa protrattosi oltre il termine legale: il ruolo dirigenziale è unico e le funzioni sono equivalenti.
Cassazione Civile, Sez. Lavoro, sentenza 3 settembre 2018 n.21565.

La sentenza in Lavoro/Mansioni superiori.

CORTE DI CASSAZIONE, ORD. N.7513 DEL 27/03/2018

Il danno morale – di per sé danno non patrimoniale – deve essere valutato separatamente dal danno biologico/esistenziale/alla vita di relazione, senza che con ciò vi sia duplicazione di risarcimento

Cassazione Civile, ordinanza n.7513 del 27 marzo 2018

 

TRIBUNALE DI VERONA, SENTENZA r.g. 1641/2018

Anche il Tribunale di Verona, dopo quello Messina, di Catania,  di Terni e di Cassino, riconosce il diritto all’incarico dirigenziale professionale di alta specializzazione per i dirigenti con più di cinque anni di anzianità di servizio.

La recentissima sentenza del Tribunale di Verona

 TRIBUNALE DI MESSINA, SENTENZA DEL 24 NOVEMBRE 2017

Anche il Tribunale di Messina, dopo quello di Catania e di Terni, riconosce il diritto all’incarico dirigenziale professionale di alta specializzazione per i dirigenti con più di cinque anni di anzianità di servizio; inoltre riconosce che la prescrizione è decennale.

Sentenza del Tribunale di Messina del 24 novembre 2017

Sono in corso di preparazione i ricorsi collettivi per ogni ASP regionale. Comunicate la disponibilità a info@dirittosanitario.com.

 

TRIBUNALE DI TERNI – SENTENZA DEL 29 GIUGNO 2017

Anche il Tribunale di Terni “dichiara il diritto della ricorrente di ottenere dal 1.2.2012 l’incarico dirigenziale ex art. 27 lett. c) CCNL 8.6.2000 con il relativo trattamento economico connesso (come previsto dalla contrattazione collettiva per i titolari di incarico ex art.27 lett. c”

Sentenza del Tribunale di Terni

TRIBUNALE DI CATANIA – SEZ. LAVORO

Dopo vari Tribunali in Italia, anche il Tribunale di Catania ha riconosciuto che al compimento del quinto anno di anzianità i dirigenti del SSN hanno diritto all’incarico professionale di alta specializzazione, con la connessa retribuzione di posizione unificata e variabile aziendale, con una maggiorazione che varia a seconda della graduazione delle funzioni di ogni azienda sanitaria.

Per la ASP di Catania ciò significa che, quantomeno al momento della entrata in vigore del CCNL del 08/06/2000, coloro che possedevano già l’anzianità di cinque anni avevano diritto non alla pesatura “16 ” (Euro 328,00 mensili),  ma alla pesatura di “30” (euro 615,00 mensili), con una differenza retributiva dovuta di circa Euro 5.000,00 lordi annui (per i medici e veterinari) e leggermente inferiore per gli altri ruoli.
A seguito del primo riconoscimento di tale diritto sarà possibile presentare una nuova istanza di negoziazione con l’ASP di Catania e, eventualmente, un nuovo ricorso giudiziario.

La sentenza del Tribunale di Catania – Sez. Lavoro su incarico dirigenziale di alta specializzazione e relativa pesatura

Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza 24 novembre 2016, n. 52007

Il medico che si allontana dall’ambulatorio commette il delitto di interruzione di pubblico servizio.

Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza 24 novembre 2016, n. 52007

CASSAZIONE CIVILE SEZ. 3, SENTENZA DEL 19 OTTOBRE 2015 N.21090

Colpa della struttura sanitaria. La struttura santaria, debitore della prestazione, può liberarsi dalla colpa solo se prova che l’evento dannoso si sarebbe in ogni caso verificato. Il rispetto delle leggi e regolamenti non esonera da colpa per negligenza o imprudenza.

Cassazione Civile Sez. III, sentenza 19 ottobre 2015 n.21090

IL MEDICO IN TURNO DI PRONTA DISPONIBILITA’ NON PUO’ RIFIUTARSI DI INTERVENIRE:

LA MEDIAZIONE SANITARIA.

LA TRATTENUTA DEL 2,5% SULL’80% DELLA RETRIBUZIONE DEI DIPENDENTI PUBBLICI IN REGIME DI TFR E’ ILLEGITTIMA.

Sentenza del Tribunale di Enna, Sez. Lavoro, n.415/2015.

In Lavoro&Sanità/Previdenza

TRIBUNALE DI RIMINI, SENTENZA  3 GIUGNO 2015:

La legge “Balduzzi” non è retroattiva.

In Responsabilità/Giurisprudenza

CASSAZIONE PENALE, SENTENZA 22-05-2015, N. 21537

E’ da ritenere che la valutazione del comportamento del medico, sotto il profilo penale, quando si sia in ipotesi sostanziato in una condotta vuoi omissiva, vuoi commissiva dannosa per il paziente, non ammette un diverso apprezzamento a seconda che l’attività sia stata prestata con o in assenza di consenso.

La sentenza:


TRIBUNALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE, SENTENZA N.598/2015.

Il superamento del periodo di comporto per malattia causata dal datore di lavoro non è causa di licenziamento (fattispecie in tema di mobbing).

In Lavoro/Mobbing e licenziamento.

LA TRATTENUTA DEL 2,5% SULL’80% DELLA RETRIBUZIONE DEI DIPENDENTI PUBBLICI IN REGIME DI TFR E’ ILLEGITTIMA.

Sentenza del Tribunale di Roma, Sez. Lavoro, n.306/2015.

In Lavoro&Sanità/Previdenza

CASSAZIONE PENALE, SENTENZA DEL 25/07/2015 N.33329

Assistenza post operatoria e responsabilità medica di equipe.

La sentenza: