Archivio degli autori Alberto Del Campo

Giurisdizione sulla “quota alberghiera” delle rette di degenza. Cassazione Civile SS.UU. sentenza 1/7/2009 n.15377

Per la Cassazione SS.UU., sentenza 1 luglio 2009 n.15377, la giurisdizione in materia di “quota alberghiera” spetta al Giudice Ordinario, non essendo ormai più vigenti le fattispecie cui si riferiva la giurisdizione esclusiva in materia di “spese di spedalità”. 

La sentenza

Rimborso spese mediche all’estero nel caso di viaggi turistici. CORTE DI GIUSTIZIA U.E. CAUSA C-211/2008

CORTE DI GIUSTIZIA U.E. CAUSA C-211/2008

La Corte ha escluso che al cittadino dell’Ue spetti il rimborso, da parte del proprio Paese, per i costi sostenuti in un altro Stato membro per le spese mediche sostenute in occasione di viaggi e soggiorni. Una normativa che imponga ai paesi membri dell’Ue l’obbligo di garantire ai propri iscritti un rimborso complementare per le cure non programmate all’estero, rischia di inficiare l’economia stessa del sistema istituito dal Regolamento n. 1408/71.
La sentenza:

COMMISSIONE PER LA VALUTAZIONE, LA TRASPARENZA E L’INTEGRITA’ DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Deliberazioni nn.88 e 113 in materia di standard di qualità degli enti del Servizio Sanitario Nazionale.

Delibera n.88/2010

Delibera n.113/2010

Retribuibilità mansioni superiori. Corte di Cassazione, sentenza 17 ottobre 2008 n.23741

La Cassazione ribadisce la retribuibilità delle mansioni superiori svolte da dipendenti pubblici (nel caso in specie di Azienda U.S.L.), anche dopo il termine di dodici mesi previsto dall’art.52, comma 2, lett.a) del D.Lgs.165/2001 ed anche per il periodo precedente al D.Lgs. 387/1998. Con la privatizzazione del pubblico impiego, infatti, l’art.36 Cost. è direttamente e pienamente applicabile. L’art.36 della Costituzione è direttamente applicabile al pubblico impiego al fine della retribuzione delle mansioni superiori.

       La sentenza

Convenzioni delle Università; trasferimento della gestione clinica e delal responsabilità. Cassazione Civile, sentenza 8 ottobre 2008 n.24791.

L’Università che si avvale di una struttura privata (mediante convenzione) per l’erogazione di servizi sanitari, assumendo la direzione della stessa struttura, diventa parte del contratto di spedalità che, di fatto, stipula con i pazienti.

La sentenza

L’azienda sanitaria risponde per l’operato del medico convenzionato? Cassazione Penale, sentenza 23 settembre 208 n.36502

L’azienda sanitaria non risponde dell’operato del medico convenzionato perchè non possono trovare applicazione nella fattispecie in esame gli artt. 1228 e 2049 c.c., norme che pongono a carico del datore di lavoro la responsabilità per i danni arrecati dai suoi dipendenti con dolo o colpa, stante la diversa natura del rapporto.

Il medico convenzionato infatti  svolge la sua attività in piena autonomia e non è vincolato dall’obbligo di rispettare gli ordini o le direttive del soggetto preponente.
Il medico convenzionato è del tutto libero sia nella predisposizione dell’organizzazione che mette a disposizione del paziente sia nella scelta delle cure da praticare.

La sentenza

I fondamenti del mobbing. Cassazione Civile, sentenza 9 settembre 2008 n.22858

Il fondamento del mobbing si rinviene nell’art.2087 cod. civ. Pur non potendo  consistere in un unico atto lesivo, una condotta lesiva protratta per sei mesi è più che sufficnente per integrare il mobbing.

La sentenza

Decreto Regione Siciliana aggregati spesa assistenza specialistica convenzionata 8 agosto 2008

Decreto 8 agosto 2008

Un taglio di 30 milioni di euro all’aggregato destinato alla specialistica accreditata rispetto a quanto previsto con il decreto n.912/2008. Esso comporta una revoca parziale del precedente decreto e pertanto, ai sensi dell’art.21-quinquies della L.241/1990, l’Amministrazione avrebbe dovuto corrispondere un indennizzo agli specialisti!.

Il decreto