Archivio degli autori Alberto Del Campo

Remunerazione dei medici specializzandi: la prescrizione matura solo dal 1999 ed è decennale. Cassazione Civile, sentenza n.17350 del 18/08/2011.

La prescrizione del diritto al risarcimento del danno per il mancato recepimento delle direttive comunitarie in materia decorre L. da quando lo Stato Italiano ha adempiuto con la L.19 ottobre 1999, n. 370, e cioè dalla sua entrata in vigore il 27 ottobre 1999

Indennità di esclusività e blocco delle retribuzioni disposto dal D.L. 31/05/2010 n.78. Conferenza Stato-Regioni documento 13/10/2011.

L’INDENNITA’ DI ESCLUSIVITA’ E GLI INCARICHI DI MAGGIOR VALORE NON RIENTRANONEL BLOCCO DELLE RETRIBUZIONI DISPOSTO DAL D.L. 78/2010:

Causalità materiale e causalità giuridica. Cassazione Civile, sentenza 21/07/2011 n.15991

Qualora la produzione di un evento dannoso, quale una gravissima patologia neonatale (concretatasi, nella specie, in una invalidità permanente del 100%), possa apparire riconducibile, sotto il profilo eziologico, alla concomitanza della condotta del sanitario e del fattore naturale rappresentato dalla pregressa situazione patologica del danneggiato (la quale non sia legata all’anzidetta condotta da un nesso di dipendenza causale), il giudice, accertata, sul piano della, causalità materiale (correttamente intesa come relazione tra la condotta e l’evento di danno,giusta disposto dell’art. 1221 c.c., comma 1), l’efficienza etiologica della condotta rispetto all’evento in applicazione della regola di cui all’art. 41 c.p. (a mente della quale il concorso di cause preesistenti, simultanee o sopravvenute, anche se indipendenti dall’azione del colpevole, non esclude il rapporto di causalità fra l’azione e l’omissione e l’evento), così ascrivendo l’evento di danno interamente all’autore della condotta illecita, può poi procedere, eventualmente anche con criteri equitativi, alla valutazione della diversa efficienza delle varie concause sul piano della causalità giuridica (correttamente intesa come relazione tra l’evento di danno e le singole conseguenze dannose risarcibili all’esito prodottesi) onde ascrivere all’autore della condotta, responsabile tout court sul piano della causalità materiale, un obbligo risarcitorio che non ricomprenda anche le conseguenze dannose non riconducibili etiologicamente all’evento di danno bensì determinate dal fortuito, come tale inteso la pregressa situazione patologica del danneggiato non etiologicamente riconducibile, a sua volta, a negligenza, imprudenza, imperizia del sanitario.

La sentenza

Danno da iperprescrizione di farmaci del Medico di Medicina Generale e danno da “disservizio”. Corte dei Conti Lombardia, sentenza 14/06/2011 n.374

La Corte afferma che il MMG esercita una discrezionalità tecnica che è sindacabile  dal Giudice contabile, ma nel caso esaminato rigetta la domanda di condanna per mancanza di colpa grave. Condanna invece il medico per il danno da “disservizio” causato per l’aggravio di costi amministrativi per l’istruzione del procedimento.

La sentenza

L’infemiere è destinatario di una posizione di garanzia nei confronti del paziente. Cassazione Penale Sez. IV, sentenza 20/06/2011 n.24573

L’infemiere è destinatario di una posizione di garanzia nei confronti del paziente avente ad oggetto il decorso della convalescenza del paziente ricoverato in reparto, sì da poter porre le condizioni, in caso di dubbio, di un tempestivo intervento del medico. La sentenza:

 

Accesso alle scuole di specializzazione. Consiglio di Stato, sentenza 8/4/2011 n.2187

L’art. 35, comma quarto, d.lgs. 17 agosto 1999, n. 368, che ha previsto la possibilità di elevare nella misura del dieci per cento il numero globale stabilito annualmente di medici specialisti da formare per ciascuna scuola di specializzazione in presenza di specifiche esigenze del servizio sanitario nazionale non ha inteso restringere il titolo di ammissione alla scuola di specializzazione ad una categoria determinata di medici operante in strutture sanitarie. La circostanza che il rapporto di lavoro sia costituito con una struttura operante per accreditamento nell’ambito del servizio sanitario nazionale, non costituisce ragione di discrimine ai fini dell’ammissione alla scuola di specializzazione nella quota del dieci per cento portata in incremento del numero degli specialisti da formare annualmente.
Nell’ambito del S.S.N. i livelli essenziali ed uniformi di assistenza sono assicurati dai presidi direttamente gestiti delle aziende unità sanitarie locali, dalle aziende ospedaliere, dalle aziende universitarie, dagli istituti di ricovero e cura di carattere scientifico (art. 8bis d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502), nonché dai “soggetti accreditati ai sensi dell’art. 8quater” del decreto predetto.

La sentenza

Retroattività delle modifiche alla regressione tariffarie ed ai criteri di appropriatezza. Consiglio di Stato, sentenza 13/04/2011 n.2292

Legittime le modifiche retroattive alla regressione tariffaria ed ai criteri di appropriatezza delle prestazioni. La sentenza:

La sentenza